Il trend in crescita del Product-as-a-Service
Si parla sempre più spesso della cosiddetta servitizzazione dei prodotti. La volontà dei consumatori non si basa più sul possesso del prodotto che acquistano, bensì della sua funzionalità. La tendenza è quindi quella di acquistare un bene o un servizio per un periodo di tempo, come se venisse noleggiato.
Il mercato del Product-as-a-Service (PaaS o Prodotto come servizio) sta avendo una forte crescita. Ad oggi, il PaaS integrato nella progettazione dei diversi prodotti, risulta essere il giusto compromesso tra prestazione e impatto sull’ambiente. Questa soluzione, infatti, soddisfa diversi principi legati al concetto di Economia Circolare come la life extension del ciclo di vita del prodotto e la modularità dei componenti.
Se ti interessa approfondire l’argomento e vuoi conoscere altre forme di servitizzazione ti lascio qui l’articolo Cosa significa prodotto come servizio?
Se invece vuoi conoscere altre realtà simili alla startup Chainable, ti lascio di seguito l’elenco dei casi analizzati sul Blog di Sfridoo: Mobike, Ikea, Grover e Emporio Turate.
Fatta questa breve premessa, siamo pronti per introdurre le Kitchen-as-a-Service di Chainable.
Il core business di Chainable
La giovane startup Chainable nasce nei Paesi Bassi nel 2020 a Gilze, una frazione compresa tra Brena e Tilburg. E’ stata fondata da Cees van Nispen, esperto imprenditore nel mondo del commercio al dettaglio, e due suoi storici collaboratori Simon Rombouts e Jordy van Osch.
Il business principale di Chainable è il servizio di Kitchen-as-a-Service (KaaS o Cucine come Servizio), ossia il noleggio a lungo termine di cucine.
Come molte realtà, soprattutto imprese che adottano la metodologia “as-a-service”, la Chainable si batte per creare sistemi ad impatto zero. Processi in cui la tradizionale catena lineare Cradle to Grave, dalla culla tomba, si trasforma in Cradle to Cradle, dalla culla alla culla.
Un amore per la vendita di cucine: la storia di Cees Van Nispen, CEO di Chainable
Cees Van Nispen, fondatore di Chainable, è sempre stato affascinato dal mondo del commercio al dettaglio. Nei primi anni della sua carriera lavorò in diversi settori. Tentò di entrare nel mondo della moda, per poi spostarsi nel mercato dei materiali da costruzioni. In entrambe le esperienze Cees fallì.
Successivamente all’ultima esperienza lavorativa non troppo appagante, Cees venne contattato dall’azienda Almanova (nota imprese del territorio specializzata in vendita di cucine) nella quale lavorò per ben 19 anni.
Dopo aver venduto migliaia di cucine, ed aver acquisito esperienza nel settore, Cees decise di mettersi in proprio fondando due attività di vendita cucine. Le sue aspettative però vennero infrante dalla crisi economica del 2008 e le sue aziende non ebbero la possibilità di crescere.
Passato questo periodo nero, Cees si accorse che il mondo delle cucine continuava ad andare a rilento e che il suo sviluppo non era paragonabile a quello di molti altri settori.
Ed è proprio da questa visione che gli venne in mente l’idea di creare Chainable. Una startup che potesse dare una spinta ad un mercato che sembrava destinato a rimanere il fanalino di coda sotto diversi aspetti.
Cees decise fin da subito di investire come valore aggiunto sulla sostenibilità ambientaleL'economia verde è un modello di sviluppo economico che mira a raggiungere la crescita economica sostenibile e la protezione ambientale simultaneamente. L'obiettivo dell'economia verde è quello di creare sistemi produttivi..., puntando su soluzioni più durature e di conseguenza meno impattanti.
La mission e i 17 punti per la sostenibilità
Chainable è convinta che ogni organizzazione di qualsiasi dimensione debba contribuire ad azzerare le proprie emissioni minimizzando così l’impatto sull’ambiente.
Partendo da questa convinzione, Chainable ha tenuto conto, all’interno della propria strategia aziendale, del raggiungimento di alcuni dei 17 Obiettivo per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals o SDGs).
Attraverso la collaborazione dei propri partner, la startup olandese punta a soddisfare 3 dei 17 obiettivi:
- SDG 9 – industria, innovazione e infrastrutture;
- SDG 12 – consumo e produzione sostenibile;
- SDG 13 – cambiamenti del clima.
Perché queste cucine sono circolari?
Oltrepassando la sostenibilità del sistema di servitizzazione della Chainable, esistono diversi motivi per cui queste cucine vengono definite circolari.
Il riutilizzo e la lunga durata dei materiali
Tutti i materiali utilizzati per costruire le cucine vengono riutilizzati più volte. Sono infatti preferiti, durante la fase di selezione, quelli di carattere più durevole. Inoltre, grazie agli accordi con i fornitori, Chainable garantisce, una volta terminata la vita utile dei componenti, la ristrutturazione, la rigenerazione e il riciclaggio degli stessi.
L’utilizzo di meno materiale
Grazie alla struttura a telaio smontabile, le cucine Chainable contengono il 47% in meno di materiali in fogli. Tramite la collaborazione con Unilin, la startup olandese utilizza pannelli sostenibili fatti da legno 100% recuperato. Pannelli, la cui materia prima, deriva da foreste gestite in maniera sostenibile certificate FSC.
Ciclo di vita del prodotto più lungo
Le parti utilizzate per costruire le cucine Chianable sono progettate per durare 3 volte tanto rispetto ai normali componenti. Per esempio, il telaio in acciaio è progettato con tecniche sostenibili che nel lungo periodo risultano meno dannose. Stesso ragionamento per gli armadi in truciolato, per il piano in granito e molti altri componenti.
Efficienza energetica
Chainable garantisce, durante il ciclo di vita dei suoi prodotti, una massima efficienza energetica, al fine di mantenere minime le emissioni di CO2.
La modularità dei componenti
Grazie all’utilizzo di uno speciale telaio in acciaio rimovibile, le cucine Chainable possono essere costruite e rifinite in maniera completamente modulare, garantendo così una durata più longeva.
I vantaggi delle Cucine Chainable
Il vantaggio principale di queste cucine è legato al costo totale di proprietà (o costo del ciclo di vita) che prende in considerazione altre voci come i costi di manutenzione, di riparazione e di distribuzione.
Oltre al vantaggio dal punto di vista economico, oggigiorno è importante anche considerare il vantaggio percepito dal consumatore.
Le cucine Chainable trasformato il vantaggio totale di proprietà in vantaggio totale dell’abbonamento. In questo modo si da al cliente tutti i vantaggi del prodotto eliminando di conseguenza tutti i costi di proprietà.
Il vantaggio totale del cliente Chainable si compone inoltre di altri aspetti:
- la garanzia sulla circolarità dei materiali e della catena di produzione perché una volta finito il contratto si ha la certezza che i componenti verranno riutilizzati per altre cucine;
- l’estensione della vita utile del prodotto grazie ad una accurata scelta dei materiali e ad una manutazione periodica ogni 5 anni;
- l’ergonomia delle cucine che sono costruite in maniera tale da ridurre lo sforzo sulla schiena dell’utente che ha anche la possibilità di scegliere l’altezza ideale per l’utilizzo;
- il beneficio ambientale degli elettrodomestici utilizzati all’interno della cucina. Elettrodomestici che oltre ad avere una grado di efficienza energetica alta, vengono, all’interno del contratto, aggiornati almeno una volta;
- l’alleggerimento dei costi, in quanto la proprietà della cucina essendo dell’azienda allieva l’utente dall’affrontare costi imprevisti;
- la registrazione dei materiali utilizzati grazie ad un passaporto specifico che permette all’azienda di sapere la provenienza dei materiali, in che misura vengono utilizzati e quando verranno restituiti.
Cucine Chainable e Cyrculytics: una circolarità certificata
Recentemente Chainable ha deciso di sottoporre i proprio processi all’analisi di uno degli indicatori circolari più importanti, ovvero Circulytics della Ellen MacArthur Foundation.
Cyrculytics è, tra tutti gli indicatori, quello più completo e idoneo per le aziende che vogliono avere una valutazione sui propri processi produttivi.
Chainable dopo l’accurata ispezione ha ricevuto un punteggio di A-, posizionandosi con il secondo punteggio più alto della scala di valutazione.
Se vuoi approfondire il tema degli indicatori di circolaritàGli Indicatori di Circolartià sono strumenti di diverso tipo e forma utili all'aziende per capire il loro grado di circolarità a livello generale o il livello di circolarità di una... ti suggerisco di leggere l’articolo dettagliato sul blog di Sfridoo.
Scopri Quali sono gli indicatori dell’Economia Circolare? 7 esempi utili per imprese e città
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Fonti:
- Chainable.nl – consultato a febbraio 2021
- Da conoscere: Cees van Nispen – consultato a febbraio 2021
- Dal Total Cost of Ownership al Total Benefit of Usership – consultato a febbraio 2021
- Chainable ha il secondo punteggio Cyrculytics più alto – consultato a febbraio 2021
- La cucina circolare di Chainable – consultato a febbraio 2021
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Simone Tabellini
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