Perché portare l’Economia Circolare all’interno delle aziende?
Le potenzialità dell’Economia Circolare sono visibili in qualsiasi settore: dell’agroalimentare, al metalmeccanico, fino ad arrivare a quello chimico, manifatturiero ed edile.
Infatti, in questo articolo vedremo alcuni casi studio che testimoniano questa eterogeneità di applicazioni in diversi contesti.
Perché un’azienda dovrebbe portare l’Economia Circolare all’interno della propria realtà?
Possiamo individuare tre macro vantaggi che le aziende possono trarre da questi strumenti:
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Ottenimento di grandi vantaggi economici, sia in termini di risparmio sulla componente scarto sia in termini di guadagno.
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Raggiungimento di nuovi target di sostenibilità, grazie ai quali l’azienda può migliorare la propria reputazione sostenibile e comunicare ai propri stakeholder l’impatto che sta avendo nella transizione circolare.
- Posizionamento rispetto alla concorrenza, perché oggi sviluppare progetti industriali di circolarità permette di differenzianci nel mercato, rendenddo il nostro brand unico rispetto alle altre aziende.
Casi studio di Economia Circolare
Visti quali sono i principali vantaggi dell’Economia Circolare, introduciamo ora alcuni esempi concreti di aziende, che affidandosi al team di Sfridoo, sono diventate delle vere e proprie Storie di Successo.
I casi studio che vedremo riguardano i seguenti settori:
- Settore delle plastiche.
- Settore delle ecopelli.
- Settore dei dispositivi elettrici ed elettronici (AEE).
- Settore della lavorazione del gesso.
- Settore agroalimentare.
- Settore metallico.
- Settore manifatturiero.
- Settore chimico.
Nel caso fossi interessatə ad approfondire casi virtuosi di altri settori produttivi, nella sezione del nostro sito “Storie di Successo”, trovi decine di esempi reali di valorizzazione circolare degli scarti.
Valorizzazione scarto organico
Un’azienda ha identificato una possibilità unica nell’ambito eco-innovativo: trasformare uno specifico scarto organico del processo produttivo in una risorsa.
Piuttosto che considerarlo un mero rifiuto e affrontare elevati costi di gestione, l’azienda ha voluto esplorare le opportunità di mercato e di risparmio che poteva offrire.
Attraverso l’approccio dell’Economia Circolare, l’azienda ha rifinito e ottimizzato il suo processo produttivo.
Ciò ha permesso non solo di eliminare i costi di smaltimento, ma anche quelli amministrativi e di gestione dei rifiuti. Il risultato è stato straordinario, con un risparmio totale del 110%.
Valorizzazione scarti in polistirene estruso
Un’azienda, specializzata nella produzione di beni in XPS (polistirene estruso), si trovava di fronte a una sfida: gestire efficacemente 85 tonnellate di teste e code di produzione XPS ogni anno, con spese di smaltimento che ammontavano a 20.400 € all’anno.
Non si sono limitati a vedere questa situazione come un problema.
Attraverso approfondite analisi, sono riusciti a trasformare quello che era un costo di smaltimento in una fonte di profitto, registrando un guadagno di 100 euro per ogni tonnellata di scarto.
Valorizzazione di scarti di ecopelle
Un’azienda, leader nella produzione di ecopelle, era di fronte a un contesto difficile: gestire efficacemente 1.000 tonnellate di scarti di produzione ogni anno, con oneri che si attestavano a 250.000 € annui.
Invece di accettare questi costi come inevitabili, l’azienda ha adottato principi circolari e simbiotici.
Questo cambiamento strategico ha portato a un considerevole risparmio di 100.000€, abbattendo il costo di 100 euro per ogni tonnellata di scarto.
In termini percentuali, questo ha rappresentato un beneficio economico del 40%.
Valorizzazione dispositivi elettrici ed elettronici
Un player di spicco nel panorama dei dispositivi elettrici ed elettronici, era alle prese con notevoli costi di smaltimento: 250 € per ogni tonnellata, che, moltiplicati per un lotto di 10.000 dispositivi, diventavano una spesa rilevante.
Non accontentandosi dello status quo, l’azienda ha deciso di adottare le strategie dell’Economia Circolare.
Questa mossa si è rivelata vincente: ha permesso di azzerare completamente i costi di smaltimento, generando un risparmio di 250 € per ogni tonnellata di dispositivi, traducendosi in un risparmio economico del 100%.
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Inizia oraValorizzazione gallette di riso
Nel vasto mondo del settore alimentare, un’azienda aveva davanti a sé dei residui di produzione di gallette di riso. Ma anziché vederli come semplici scarti, l’azienda ha visto una porta aperta verso nuove opportunità di mercato.
Con una strategia per progettata, ha reindirizzato questi scarti nella produzione di mangimi, definendoli come ex-prodotti alimentari.
Questo non solo ha ottimizzato l’impatto ambientale, ma ha anche aperto le porte a nuovi flussi di ricavi.
La decisione ha pagato: i guadagni dell’azienda sono raddoppiati, consolidando ulteriormente il suo posto nel mercato come business profittevole.
Valorizzazione scarti del fango di gesso
Un’azienda del settore manifatturiero, produceva annualmente 80 tonnellate di fanghi di gesso, con un costo di gestione che raggiungeva i 64.000€ all’anno.
L’utilizzo di un approccio di Simbiosi Industriale ha permesso di trovare un nuovo impiego allo scarto nell’industria edile.
Grazie a tale valorizzazione, l’azienda ha avviato a riciclo 20 tonnellate di fanghi di gesso all’anno a costo zero, permettendo una riduzione dei costi di acquisto e ottenendo un vantaggio economico pari al 150%.
Valorizzazione trucioli metallici
Nell’ambito dei suoi sforzi innovativi, un’azienda ha deciso di rivolgere l’attenzione su 1.200 tonnellate di trucioli metallici prodotti ogni anno, che fino a quel momento erano stati visti come un doppio spreco: economico e ambientale.
Grazie all’adozione del modelli circolari, non solo hanno dato nuovo valore a questi trucioli, ma hanno anche registrato un beneficio economico notevole.
E il successo è stato ancor più marcato di quanto previsto: l’incremento dei guadagni ha toccato il 20% rispetto alla situazione iniziale.
Valorizzazione scarto della manifattura
Un’azienda manifatturiera di rilievo si trovava di fronte alla sfida di gestire 100 tonnellate di rifiuti ogni anno, una posta in gioco economica di 61.500 € all’anno, che si traduceva in 615€ per ogni tonnellata.
Tuttavia, abbracciando i principi circolari, hanno rivoluzionato la loro gestione dei rifiuti.
Ciò ha permesso di abbattere i costi di smaltimento, arrivando a spendere solo 100€ all’anno.
Questa strategia non solo ha alleviato un pesante onere, ma ha anche inaugurato un nuovo capitolo nella valorizzazione di ciò che prima era considerato solo un costo.
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Inizia oraValorizzazione scarti settore chimico
In collaborazione con un’azienda di punta del settore chimico, è stata avviata una iniziativa per dare nuovo valore a 8 tonnellate di isopropanolo esausto prodotte ogni anno, le cui spese di smaltimento si attestavano a 1.000 € per tonnellata.
Grazie a questo intervento, l’azienda non solo ha annullato i costi di smaltimento, ma ha anche beneficiato di una decisa riduzione nei costi di acquisto.
Questa trasformazione ha generato per l’azienda un vantaggio economico considerevole, con un risparmio complessivo che ha superato di gran lunga il 150% rispetto alla prassi precedente.
Valorizzazione pasta fresca
Un’azienda leader nella produzione di pasta fresca ha intrapreso un percorso innovativo ispirato dall’Economia Circolare, trasformando i propri scarti in una risorsa di valore.
Avevano un obiettivo chiaro: esplorare il mercato per vedere se quegli scarti organici potessero diventare una fonte di guadagno, piuttosto che una spesa.
L’iniziativa ha portato brillanti risultati. Attraverso il progetto di Economia Circolare, l’azienda ha indirizzato questi scarti verso impianti biogas, generando un’entrata addizionale di 15.000 euro.
Come le aziende possono adottare i modelli di Economia Circolare
Abbiamo visto come in diversi settori l’Economia Circolare può portare vantaggi sia di natura economica, sia ambientale, ma anche indirettamente competitivi rispetto al mercato in cui si opera.
Sebbene l’Economia Circolare oggi sia largamente accessibile a tutti i business, è necessario che le aziende strutturino un progetto di valorizzazione chiaro, coerente e completo in tutte le sue fasi.
Per questo motivo, la differenza tra un progetto di Economia Circolare veramente virtuoso risiede nella scelta del partner ideale per la sua realizzazione.
Un partner che abbia le giuste conoscenze, know-how e una rete ben strutturata di contatti, grazie alla quale creare dei match tra aziende che vogliono realmente approcciare la transizione circolare dei processi di gestione e produzione.
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Simone Tabellini
Green Marketer
Una delle sfide del settore dell’Economia Circolare, è quella di riuscire a comunicare in maniera chiara ed efficace i vantaggi che questo modello economico può dare alle aziende. Investendo su tale aspetto possiamo incrementare consapevolezza e conoscenza nelle persone.