Da un prodotto che serve per le costruzioni come il marmo, ai vestiti: da dove nasce il vostro progetto?
Nasce da un progetto di tesi e dalla volontà di collegare il mondo della moda al territorio. Di origine sono di Verona, un distretto importante, che forse è meno conosciuto rispetto a quello di Carrara. Per me era importante questa connessione al territorio. Connettere la pietra al settore della moda.
Si parte dal blocco che non può essere indossato ma si cerca di alleggerirlo, dunque si arriva alla polvere, al granello. Abbiamo cominciato a lavorare proprio su questo. Cercavamo un materiale di supporto e grazie al percorso di tesi abbiamo individuato il metodo con cui poter applicare questa soluzione direttamente sul tessuto naturale: cotone, lana e stiamo sperimentando prodotti riciclati.
Quali sono queste caratteristiche che contraddistinguono l’utilizzo del marmo?
Economia circolareL’economia circolare è un modello economico che prevede un sistema di produzione e consumo che implica la condivisione, il prestito, il riutilizzo, la riparazione, il ricondizionamento e il riciclo dei materiali e... per noi è un sistema che parte dalla scelta dei fornitori. Da dove recuperiamo le materie prime di scarto che andrebbero semplicemente in discarica con i relativi costi di smaltimento. Sono aziende del nord Italia quelle con cui collaboriamo, in una filiera di 300 km che corre sull’A4. Una supply-chain che mira al recupero del materiale, con uno sguardo sempre al made in Italy.
Il marmo migliora, a livello tecnico, la resistenza all’abrasione del materiale e ne mantiene l’opacità anche con forte usura. Nell’arredo e nell’automotive, ad esempio, questa caratteristica è molto sentita.
Abbiamo campionato ad oggi 6 marmi italiani: Rosso Verona, Verde Alpi, … sostituendo i pigmenti e utilizziamo solo polvere di marmo
Interessante, quindi il colore deriva proprio dalla composizione del marmo
Si esatto è il processo produttivo è simile. Partiamo già da materie prime molto sottili, quindi le recuperiamo già della giusta dimensione oppure seguono un nuovo processo. E poi vien scelto il tessuto a cui accoppiare il materiale. Il colore del marmo è molto opaco e crea un microfiltro che può essere omogeneo oppure anche con effetti particolari che stiamo studiando.
Il marmo è, immagino, impermeabile e ignifugo, confermi?
E’ un materiale inerte, il marmo, non infiammabile, anche se non è una richiesta del settore fashion. Abbiamo cominciato a fare tutte le certificazioni del caso per l’anti-fiamma.
Caratteristica importante è quella dell’impermeabilità e dell’anti-vento. A contatto con la pelle non crea alcuna irritazione ed è assolutamente leggerissimo.
Vi occupate anche del design?
Noi siamo partite brevettando il materiale e poi di cominciare a fare una collezione di copri spalla per verificare il mercato. Poteva essere di interesse?
Per noi è stato un momento importante: dal rotolo al capo finito il riscontro poteva essere diverso. Grazie a questo aspetto siamo riusciti a lavorare sulla commercializzazione del materiale. E’ partita questo febbraio stringendo una forte partnership con l’azienda centenaria Limonta Spa che si occupa della commercializzazione nel settore fashion.
Noi stiamo portando avanti le collezioni per l’anno prossimo.
Fin dove arriva oggi il vostro mercato?
Le giacche sono disponibili in circa 15 negozi in italia, siamo presenti nell’Est europa con 2 store, poi siamo anche presenti in Cina e negli Stati Uniti. Abbiamo un e-commerce che vogliamo valorizzare nei prossimi mesi e vendiamo anche attraverso marketplace già presenti. Una di queste è Ivalo, finlandese, e ci rispecchia molto questo genere di vendita e attenzione alla sostenibilità.
Avete intenzione di ampliare a nuovi prodotti?
Come collezione Fili Pari rimarremo focalizzate sul concept già presente. Interessante è la commercializzazione del tessuto: è bellissimo vedere come altri stanno sperimentando questo prodotto
Grazie Alice per i tuoi consigli e suggerimenti sull’innovazione nel campo dei tessuti circolari che speriamo possano essere utili a privati, aziende e nuovi progetti d’impresa.
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Andrea Cavagna
CSO e Co-Fondatore