I motivi per cui scegliere i Sottoprodotti
Nell’ambito dell’Economia Circolare, i Sottoprodotti rappresentano una risorsa fondamentale per massimizzare l’utilizzo delle risorse. Ci sono quindi molti vantaggi nel scegliere un Sottoprodotto, ossia uno di quei materiali originati da processi produttivi e destinati a un ulteriore impiego produttivo.
Rispettando criteri di legalità e sicurezza descritti dalla Direttiva Europea sui Rifiuti (Direttiva 2008/98/CE), e come definito dall’art. 184 bis del TUA, i Sottoprodotti possono essere riutilizzati direttamente senza trattamenti speciali.
Questa caratteristica li rende risorse preziose, in quanto permettono di evitare sprechi e riducono l’impatto ambientale delle aziende.
È frequente incontrare organizzazioni strutturate che dispongono di tutte le condizioni normative, economiche e tecnologiche favorevoli per valorizzare i propri scarti. Tuttavia, nonostante queste premesse ideali, spesso si osserva una difficoltà nel compiere il passo decisivo verso questa transizione virtuosa.
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RICHIEDI ORA LE SCHEDEAbbiamo già approfondito la Normativa riguardante i Sottoprodotti, quindi in questo articolo non ci soffermeremo sulle singole normative, descriveremo invece i maggiori benefici dell’utilizzo dei Sottoprodotti in azienda.
Quali sono, dunque, i vantaggi che possono spingere un responsabile della sicurezza, sia che si tratti di un HSE, un RSPP o un CSR nel contesto delle esternalità, a esplorare l’opportunità di ottimizzare la gestione degli scarti aziendali attraverso l’utilizzo dei Sottoprodotti? Scopriamolo insieme.
Il Sottoprodotto non è gestito come rifiuto aziendale
Sembra un brutto gioco di parole, ma il primo vantaggio è che il Sottoprodotto è un prodotto. Perciò la gestione del Sottoprodotto che, ricordiamolo, non deve costituire lo scopo primario della produzione di un’azienda, è ciò che “sta appena sotto al prodotto” o, analizzando il lemma inglese “by-product”, ciò che viene “creato” o che “deriva” dal prodotto, è pari a quella di un prodotto.
Trattato alla pari di un prodotto, il Sotto-prodotto non entra mai nella gestione dei rifiuti aziendali. Non viene perciò destinato nel deposito temporaneo dei rifiuti. Non viene stoccato in cassoni adibiti a rifiuti e non vi è identificativo riconosciuto europeo (nel campo dei rifiuti, ogni sostanza viene caratterizzata secondo un codice ben preciso, che fa riferimento al cosiddetto C.E.R. – codice identificativo europeo del rifiuto – n.d.r.).
Per il Sottoprodotto non vi sono Formulari, Registri e MUD e ciò implica un notevole risparmio in termini di tempo – la maggior parte di questi adempimenti oggi si redigono ancora a mano – e di denaro.
I vettori ordinari trasportano i Sottoprodotti
Altro beneficio quando si parla di tonnellate di materiale residuo è sicuramente la semplificazione della logistica e dei trasporti.
Per il trasporto di rifiuti, la normativa prevede che questi debbano essere veicolati su automezzi autorizzati al trasporto di tali sostanze, siano esse pericolose o non pericolose.
Si parla di autorizzazioni che vengono rilasciate dall’Albo nazionale dei Gestori Ambientali che provvede, attraverso classi definite di autorizzazioni, a conferire a impianti, trasportatori e intermediari, i corretti permessi per l’adempimento delle normative ambientali.
Per il Sottoprodotto, al contrario, i trasporti possono avvenire anche con vettori ordinari, a mezzo D.d.t. Considerando l’alto costo delle autorizzazioni al trasporto di rifiuti: l’ammontare del trasporto di un Sottoprodotto è genericamente più basso rispetto a quello rifiuti di circa il 50%/60%. Da aggiungere a questi, anche i costi amministrativi per la redazione di Formulari, Registri di Carico/Scarico e MUD (con multe per errata compilazione che partono da 1.200 euro).
Molte aziende oggi si trovano con depositi temporanei pieni e un sistema di gestione dei rifiuti in forte difficoltà. L’uso dei Sottoprodotti presenta un importante percorso per ottimizzare lo scarto e renderlo nuova risorsa per ulteriori attività produttive.
Il Sottoprodotto viene pagato dal destinatario
Il Sottoprodotti vengono pagati dal destinatario, e questo è un bel beneficio relativamente ai costi di smaltimento. Diversamente, il costo si aggira comunque sui 0 euro/ton.
Ciò consente all’azienda che vende il Sottoprodotto, un risparmio importante sulla singola sostanza del 100%.
Se con i costi di smaltimento, in media, un’azienda in Italia spende per un singolo rifiuto c.a. 250€/ton di smaltimento, la strada dell’individuazione della sussistenza dei 4 punti fondamentali del Sottoprodotto può diventare la chiave di successo per raggiungere determinati obiettivi aziendali – siano essi di carattere economico o ambientale.
Benefici ambientali e sociali del Sottoprodotto
“L’obiettivo per il prossimo bilancio sociale è non fare più rifiuti“. È ciò che spesso si sentono dire responsabili, manager e operatori del settore ambiente dal C-level. Come procedere a queste richieste?
Dopo aver capito cos’è e quali vantaggi apporta il Sottoprodotto, è possibile passare da una gestione rifiuti che produce forti impatti ambientali, a un sistema virtuoso. Si tratta di incentivare le operazioni di ricerca delle possibili aziende destinatarie pronte a ricevere, a basso costo, la nuova materia prima. Questo processo instaura rapporti win-win e crea di fatto network aziendali di valore.
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INVIA LA TUA RICHIESTACon i Sottoprodotti le aziende guadagnano e risparmiano
I Sottoprodotti, come accennato in precedenza, sono un vero e proprio asset aziendale.
Sono risorse che se sfruttate nel modo corretto possono portare numerosi vantaggi ai business coinvolti.
Per questo motivo, quando si tratta di Sottoprodotti, parliamo di quella che viene indicata come win-win situation, ovvero una situazione dove entrambe le parti traggono un guadagno dall’operazione eseguita.
Infatti, l’azienda produttrice guadagna dalla vendita dello scarto derivante dai propri processi.
Mentre l’azienda utilizzatrice risparmia acquistando una materia prima a un costo inferiore.
Questi due attori traggono benefici condivisi dalla creazione di collaborazioni e partnership per il proprio network. Produrre e vendere Sottoprodotti porta le aziende a stringere relazioni commerciali per creare alleanze virtuose in ottica di Simbiosi Industriale. Inoltre si garantisce in questo senso un miglioramento continuo nell’ambito delle certificazioni ambientali.
Andiamo a vedere ora, quali sono i vantaggi specifici di chi produce Sottoprodotti, e quali quelli di chi li usa.
Quali vantaggi hanno i produttori di Sottoprodotti?
Chi produce Sottoprodotti ha diversi benefici, che sono:
- Miglioramento dell’immagine green aziendale. Chi prende a cuore la gestione dei Sottoprodotti, sta prima di tutto lanciando un messaggio di sostenibilità ambientale ai propri stakeholder.
- Azzeramento dei costi di smaltimento. Chi vende i propri Sottoprodotti annulla i costi di smaltimento derivanti dagli scarti di lavorazione e guadagna dalla loro vendita.
- Diminuzione dei residui di produzione destinati a diventare rifiuti, grazie alla ricerca di un nuovo impiego dei residui all’interno di nuove filiere.
- Coerenza con le dinamiche di Economia Circolare e di re-using. Chi gestisce i propri Sottoprodotti, fa affidamento ai principi dell’Economia Circolare, reimmettendo nel sistema una nuova materia prima non vergine che altri business possono utilizzare.
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INVIA LA TUA RICHIESTAQuali vantaggi hanno gli utilizzatori di Sottoprodotti?
Anche chi decide di utilizzare i Sottoprodotti nei propri processi produttivi, come ha fatto Artigo, ha diversi benefici, che sono:
- Aumento del contenuto di materiale recuperato nei prodotti finiti, rendendo il prodotto stesso più sostenibile.
- Ottenimento di sgravi fiscali, equivalenti all’impegno messo in campo.
- Raggiungimento di ottimi vantaggi competitivi e distinzione dalla concorrenza grazie al soddisfacimento degli standard di settore.
- Diminuzione dei costi della materia prima utilizzata, altamente performante.
- Individuazione di nuove opportunità di business, derivanti dalla creazioni di prodotti più sostenibili, da nuove linee di prodotto, da certificazione e brevetti sui processi innovativi testati.
- Ottimizzazione del processo produttivo, valorizzazione e protezione della filiera e della fornitura.
Valorizzazione dei Sottoprodotti: la strategia ecologica per il successo aziendale
In un’era in cui la sostenibilità non è più un’opzione ma una necessità imperativa, la rivisitazione dei Sottoprodotti come risorse vitali offre un nuovo paradigma per l’economia.
Non si tratta solamente di un riuso creativo, ma di una riscrittura delle regole del gioco economico, dove ciò che una volta veniva scartato diventa un cardine per un futuro più verde.
Questo passaggio da ‘scarto’ a ‘risorsa’ non è solo un esercizio di innovazione, ma un imperativo morale e ambientale che chiama in causa non solo la legislazione e le aziende, ma anche la consapevolezza di ogni individuo.
Nell’abbracciare questa prospettiva, noi non solo salvaguardiamo il nostro pianeta, ma apriamo la strada a un’economia più resiliente e rispettosa, che vede nel ciclo di vita dei prodotti un’opportunità continua di rigenerazione e innovazione.
In questo contesto, ogni Sottoprodotto trascurato rappresenta un’occasione mancata per progresso e armonia con la natura. La sfida che ci attende è quindi duplice: riconoscere il valore intrinseco in ciò che prima ignoravamo e costruire un sistema in cui questa nuova visione possa fiorire, portando a un domani in cui economia e ecologia non solo coesistono, ma si potenziano a vicenda in un ciclo virtuoso di crescita e rispetto.
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Marco Battaglia
CEO e Co-Fondatore
Classe 1988, si occupa degli aspetti di divulgazione e di comunicazione/marketing inerenti al tema dell'Economia Circolare